• Band: Pearl Jam
  • Titolo: Dark Matter
  • Uscita: 19 aprile 2024
  • Etichetta: Monkeywrench per UMG
  • Genere: Rock
  • Durata: 48 minuti 11 brani
  • Paese: USA

Non c’è delusione.

La delusione, ovvero “l’esito contrario alle speranze” (cit. Dizionario Italiano), la provi quando la tua aspettativa è ben configurata nella tua testa e ti attendi certi esiti. Non è questo il caso perché questi signori dal 1996 ad oggi hanno disegnato una curva discendente simile a quella del grafico del crollo di borsa del 1929.

Come è possibile avere aspettative tali da essere delusi quindi?

Poco più di un quarto di disco (3/11) lo avevano già buttato fuori, quindi sapevamo già come sarebbe stato più di un quarto di disco, una vera fetenzia (IMHO).

Questo lavoro in generale, sembra un disco di pessimo rock di fine anni ’80, proprio quel genere di rock che la scena Grunge avrebbe spazzato via e rigettato al mittente alla velocità del fiotto verde emesso dalla bocca di Regan MacNeil. Hai presente la scena Grunge di sui questi signori facevano parte?

Vedder e soci probabilmente non hanno amici che gli vogliono bene, qualcuno che li guardi negli occhi e con affetto e rispetto gli dica che sono ormai bolliti e che sarebbe meglio dedicare il tempo ad altro, proprio per quanto di rilevante hanno fatto nei ’90. D’altra parte tutti noi andremo in pensione prima o poi e, loro, possono meglio e più agiatamente di me esserci già.

Prendessero spunto dagli R.E.M., che avendo un certo grado di autostima, scelsero di fermarsi per tempo.

Voi, cari Pearl Jam, sareste già fuori tempo poiché avete continuato ad insistere propinandoci materiale che la vostra stessa natura primaria rinnegò, riascoltate il materiale che avete scritto tra il ’91 e il 96? Vi rendete conto?

Ma IT’S NOT TOO LATE TO STOP! Potete ancora fare la scelta giusta perché il prossimo step che potreste compiere sarebbe quello di essere superati in qualità dai Maneskin, è chiaro?

Cosa pensi si possa dire di questo disco, cosa pensi possa raccontarti? Hai sentito gli assoli, cioè ci sono gli assoli… e già questo è un problema ma li hai sentiti? Ma chi è quello lì, il fratello scemo di McCready?


Vi consiglio di ascoltarlo ad alto volume, molto alto.” – Eddie Vedder

Siamo orgogliosi del nostro dodicesimo figlio dopo 33 anni di attività. Quindi, sedetevi, chiudete gli occhi per il primo ascolto, assorbite i suoni e le parole e interpretateli individualmente.” – Jeff Ament

Per questa produzione siamo stati insieme nella stessa location, con Andrew, e ci siamo confrontati mentre suonavamo.” – Mike McCready sul processo di registrazione.

È ancora creare arte con i tuoi amici. Questo mi entusiasma sempre. La collaborazione e il mix di essere parte di qualcosa di cui non hai il controllo ma in cui sai di avere un ruolo, è un luogo divertente in cui creare. Ed è ancora divertente suonare, come se fossimo bambini.” – Stone Gossard sulla collaborazione tra la band.

Andrew capisce davvero l’importanza della performance in studio, che è un po’ il mio modo di operare, quindi abbiamo instaurato un ottimo rapporto di lavoro fin dal primo giorno.” – Matt Cameron sul lavoro con Andrew Watt.


Tutte le citazioni sopra riportate (prese da pearljamonline.it) ai miei occhi appaiono tutte come epitaffi da mettere sulla lapide di questa band.

Non c’è track by track da riportate, non c’è storia o racconto che si possa esprimere. I 48 x 3 minuti trascorsi con questo disco in cuffia o nelle casse sono i peggiori momenti musicali da tempo. Al terzo giro vorresti skippare ogni traccia dopo 30 secondi, tanta è la banalità, tanta è citofonato il riff di chitarra, tanto è spiacevole il sound.

Tu che ancora nutrivi una vaga speranza di riscossa, di un nostalgico movimento viscerale, fatti un gran regalo… Dischi echeggianti i 90s ma che sono di qualità, tali per cui i PJ non sarebbero in grado di ottenere nemmeno nei loro migliori sogni, te li metto qui sotto. Sono solo tre, se fai click sulla copertina arriverai direttamente all’ascolto, lo sforzo è zero, devi metterci solo le orecchie e un po di sana curiosità.

Abbandona questi zombie e concediti una vita musicale più sincera e originale.

Friko “Where we’ve been, Where we go from here”
Sprints “Letter to Self”
Ghostwoman “Hindsight is 50/50”

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